La parola Mindfulness è uno stato mentale che ha a che fare con particolari qualità dell'attenzione e della consapevolezza che possono essere coltivate e sviluppate attraverso la meditazione. È una consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell'esperienza momento per momento con intenzione nel presente e in modo non giudicante. Si accede alla modalità cognitiva "disidentification" nella quale, invece che semplicemente "diventare" le proprie emozioni o identificarsi personalmente con le emozioni e i pensieri negativi, i pazienti si mettono in relazione con queste esperienze, come semplici eventi mentali che accadono nel campo della consapevolezza. Queste esperienze avranno conseguenze cognitive, emozionali e comportamentali diverse che non quando vengono vissute interpretate come "la realtà". E' un vedere in profondità la natura della mente. Il programma M.B.S.R di Kabat-Zinn può essere applicato a varie patologie quali:
La Dialective Behavior Therapy (D.B.T) è un protocollo per i disturbi borderline di personalità. Ci sono diversi protocolli per ogni patologia, negli ultimi anni è diventato un fenomeno di moda creando diversi effetti collaterali: interpretazioni semplicistiche, fraintendimenti, utilizzo spurio e applicazioni azzardate.
La Mindfulness è la coscienza intensificata. Si allarga la consapevolezza di percepire il tacito. L'aumento della capacità di prestare attenzione al proprio corpo ci da una posizione vantaggiosa per osservare pensieri ed emozioni. Una maggiore consapevolezza dei segnali corporei emozionali permette via, via una maggiore discriminazione e comprensione dei propri stati motivi ed è essenziale per la loro regolazione. Le applicazioni cliniche sono ampie:
È una modalità di consapevolezza che ha due caratteristiche:
Nel disturbo d'ansia generalizzato la Mindfulness ha lo scopo di spezzare lo stile ripetitivo del pensiero disfunzionale, ad esempio: "non ci riesco!", "Va male!", "Non ce la faccio!".
La Mindfulness sembra in grado di agire cambiando in primo luogo non i contenuti della mente ma la nostra relazione con essi, la forza coercitiva di certi contenuti cognitivo-affettivi, viene progressivamente meno, si dissolve.
In modo consapevole mi disidentifico dai miei pensieri-emozioni. Nei disturbi d'ansia e di depressione c'è un pensiero ripetitivo e nei programmi della Mindfulness, si agisce su questo aspetto della ripetitività automatica del pensiero.
La Mindfulness ci aiuta a essere presenti e non giudicanti contro le nostre reazioni interiori e le proprie attrazioni e avversioni. Questo modello terapeutico e utilizzabile per un'ampia serie di disturbi affettivi. Si cerca di diventare più intimi con la propria esperienza attraverso l'esercizio sistematico di auto osservazione, con una sospensione intenzionale dell'impulso, a definire, valutare e giudicare l'esperienza. Offre in tal modo molteplici opportunità di superare il ricorso automatico a reazioni emozionali o a pensieri. Ha enormi potenzialità nell'aiutare coloro che soffrono di problemi emozionali, perché il campo a cui possiamo portare intenzionalmente la nostra consapevolezza è molto vasto verso l'interno: (sensazioni-percezioni, impulsi, emozioni, pensieri) e il processo stesso del pensare contro l'esterno: (parole-azioni-relazioni.)